Altre lettere all’Assessore, inviate dai nostri concittadini.

Gentile assessore

facendo seguito ad anni di analoghe richieste chiedo cortesemente di sapere quando, finalmente, verrà assicurato un servizio di trasporto pubblico per il quartiere REALIZZATO ORMAI DA QUINDICI ANNI e tuttora in crescita verso le vie Castellammare, Chiasserini e Porretta.
Numerose istanze in proposito sono state presentate per lungo tempo da Associazioni e privati, ma anche dalla Zona decentrata.
Qualcuno dice che occorrano ancora mesi, sono passati anni. Vorrei sperare in una maggiore rapidità poichè i reali problemi dei cittadini non possono essere affrontati con tempistiche in grado di cancellare intere generazioni.

A propostito di invecchiamento sono già due lunghi anni che guardo il sito di MM per aggiornarmi sugli sviluppi della metrotramvia (come brillantemente suggeritomi dalla sua segreteria), ora mi occorrono gli occhiali da vista. Siamo seri: ORA almeno l’autobus sostitutivo!

Grazie

Distinti saluti

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Egr. Assessore Pierfrancesco Maran,

mi accingo a scriverle nuovamente poiché una mia precedente lettera, a lei indirizzata tramite “filo diretto” con il Comune di Milano, è rimasta senza risposta e quindi temo non le sia giunta.

Avrei voluto anche rendere più gradevolmente discorsiva la presente, ma per rispetto nei suoi confronti, poiché ritengo che lei sia molto impegnato, ho scelto una esposizione più sintetica, per punti, e quindi necessariamente più didascalica.

  1. Sono stato presente, come semplice cittadino e come socio dell’Associazione Parco Certosa, all’incontro che lei ha avuto con noi abitanti della Zona 8 in via Quarenghi, per illustrare il piano di viabilità che più ci riguarda da vicino.
  2. Sono rimasto veramente impressionato per la complessità degli interventi di cui ci avete parlato e che avete in programma di realizzare e se anche con molta probabilità non vedrò l’esito di alcuni di essi, causa la mia età, sono felice che la mia Milano, la nostra Milano, abbia traguardi così ambiziosi.
  3. E’ la prima volta che la incontro e debbo dire che mi ha fatto una buona impressione. E’ giovane ed attento a quanto le viene domandato e risponde punto per punto con decisione e documentato quanto basta per ricusare valutazioni non corrette. Tutto bene quindi; ma paradossalmente questo mi allarma parecchio perché invece, relativamente al problema che più sotto le esporrò e che le è stato anche posto in quell’incontro, non ha illustrato progetti di trasporto pubblico che riguardino i residenti della Zona Parco Certosa e quindi probabilmente non ha ben presente la situazione.
  4. Come risulta da atti notarili in data 5 Dicembre 1997 il Comune di Milano, la Regione Lombardia ed il Ministero dei Lavori Pubblici hanno sottoscritto un accordo per un programma di riqualificazione urbana relativo alle aree, in Zona Quarto Oggiaro, interessate da via Palizzi, Perini, Castellammare, ecc. Le risparmio la citazione degli atti inerenti a tutto quello che è stato realizzato e di fatto a tutt’oggi si notano insediamenti significativi, tra recenti e meno recenti, come potrà evincere guardando la cartina allegata. cartina035 A partire dai primi edifici realizzati(9 e 2) seguirono quelli di via Perini (3) e si stanno ultimando quelli di via Castellammare e Borgo Porretta (5, 7, 6). Questi immobili circondano una grande area verde che è il Parco Certosa (200.000 m 2). Quando sarà completata l’edificazione del punto 5, l’insediamento umano tra via Perini, via Castellammare, via Porretta, è stimato essere di 3000 – 3500 persone.
  5. Esiste una forte disparità tra gli insediamenti che si trovano affacciati sui diversi lati del Parco. Quelli in posizione 2 hanno vicinissima la linea autobus 57 e poco più avanti la 40. In pochi minuti si arriva agevolmente sia alle linee tramviarie 19 e 12 che al passante ferroviario di Milano Certosa. E quindi si può dire che sono ben serviti dai mezzi pubblici. Ma quelli che risiedono nei punti 3,4,5,6 e7 non hanno alcun mezzo pubblico che consenta loro di raggiungere le linee più sopra ricordate. Ed il percorso più breve (attraverso il Parco) è di circa 1200 – 1400 m. Senza un’auto privata non si va da nessuna parte, tranne che a piedi o i bicicletta; ed in particolare mi riferisco agli anziani che non possiedono un’auto o non possono più guidarla; ai disabili, ai bambini che debbono frequentare le scuole. Tra l’altro questi ultimi, per motivi vari che possono comunque essere accorpati nel concetto che è un diritto scegliere le scuole che si preferiscono, sono più indirizzati a frequentare le scuole situate in via Varesina o Mac Mahon e simili piuttosto che verso Quarto Oggiaro e quindi il percorso diventa ancora più lungo. Ma anche i più baldanzosi e fisicamente normali non è che gradiscano il passare nel Parco o nelle vie adiacenti in ore mattutine o di tardo pomeriggio in inverno quando fa buio presto e c’è in giro poca gente perché la sicurezza personale è molto scarsa in tali circostanze e da queste parti.
  6. La cartina che le ho allegato è un po’ datata ma la dice lunga tra quello che prospettava e quello che invece è stato fatto. Potrà obiettare che una cartina non è un contratto ma è anche pur vero che Euromilano nel suo edificio Show Room ha presentato perfino dei plastici del divenire ( e sono ancora presenti oggi) e tutte le Imprese di edificazione che si sono avvicendate si sono fatte parte diligente nell’illustrare tutte le infrastrutture che sarebbero sorte. Ma non era pura fantasia; erano state date per scontate anche a loro.
  7. Dove sono finite tutte le promesse con cui ci hanno allettato a venire ad abitare in questa “zona di riqualificazione”? Abbiamo investito i nostri risparmi nelle nuove costruzioni in piena fiducia che ci avrebbero messo a disposizione persino una tramvia (qualcuno asserisce che ha visto a suo tempo posare le traversine e che ora giacciono coperte in un itinerario che forse non sarà più fatto) ed invece ci troviamo prigionieri in un pezzo di quartiere con il degrado sempre in agguato e completamente tagliati fuori dalla possibilità legittima di urbanizzarci come gli altri ed utilizzando mezzi pubblici. Se ne ha la possibilità e la voglia, venga pure a vedere come si presenta la via Castellammare per constatare che non sto enfatizzando la realtà.
  8. Assessore Maran le chiedo, con l’autorità che le compete e che sono sicuro esercita, di valutare con attenzione e comprensione che cosa si può fare per darci un modesto mezzo di collegamento che mitighi i disagi attuali e ci faccia sentire ancora essere cittadini della nostra grande Milano e non da essa dimenticati. Non chiediamo molto ma solo che il nostro problema sia reso noto a chi di dovere; lo stesso ingegnere che l’ha accompagnata all’incontro con noi, non sapeva nemmeno che cosa stavamo chiedendo perché con aria perplessa ci continuava a rispondere che arriverà la metropolitana in Certosa. Ma quando? E per chi? E poi non risolve la nostra situazione.
  9. La mia competenza non è tale da farmi capire se il problema che le ho esposto sia di pertinenza della “viabilità” o dei “trasporti”. Se ho sbagliato destinatario scrivendo a lei, sia così cortese da sottoporlo, per favore, a chi lo possa prendere in considerazione.
  10. Concludo. La prego di non interpretare quello che le dirò come una minaccia od una forma ricattatoria perché sono due aspetti che non mi appartengono; ma le dico la pura verità. Siamo esasperati poiché tempo fa vi è stato un incontro con una Commissione del Comune che dopo un sopralluogo promise che avrebbero affrontato il problema. Non si è sentito più nessuno. Se questo atteggiamento continua, è molto probabile che i più determinati vorranno ricorrere a quelle iniziative mediatiche che hanno molta “audience” e di solito ottengono risultati insperati; sarebbe veramente un peccato arrivare necessariamente a tanto e soprattutto in questo momento storico per la nostra città.

E’ stato un piacere averla conosciuta e sarà gradito un cenno di ricezione della presente.

Grazie e distinti saluti.

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