Entro il 2015 dovrebbe essere pronto il
collegamento tra la via Eritrea e la via Stephenson
(l’immagine è ricavata dal progetto di MM).
La lunghezza complessiva del tratto di strada è
pari a circa 1200 m. L’intersezione con via Eritrea
sarà regolata da un impianto semaforico dal quale
la nuova infrastruttura, dopo un breve tratto a
raso, procede in trincea fino all’imbocco (situato
immediatamente prima della Via Nicola Fabrizi) di
una galleria di nuova realizzazione; questa
struttura, di lunghezza pari a circa 300 m,
passando al di sotto dell’attuale centro sportivo e
di Largo Boccioni, si ricollega al sottopasso
esistente del raccordo autostradale. La lunghezza
della galleria di approccio al sottopasso esistente
è determinata dalla volontà progettuale di
ripristinare, ad opera ultimata, il contesto urbano
pregresso e in particolare il centro sportivo. Le
attuali rampe di collegamento tra largo Boccioni e
Via Stephenson verranno dismesse; quella posta
a Nord verrà utilizzata per il percorso pedonale.
Nel sottopasso esistente al di sotto del raccordo
autostradale, saranno eseguite delle opere di
approfondimento del piano stradale, al fine di
garantire un franco verticale minimo di 5 m.
Tornata a quota campagna la nuova infrastruttura
terminerà in una rotatoria che la collega alla
viabilità esistente di via Stephenson. In questo
tratto, lo studio acustico ha evidenziato la
necessità di inserire un tratto di barriere
antirumore, di altezza pari ad 1 m. L’apertura di
questo tratto di strada farà almeno un po’
diminuire il traffico sul ponte Palizzi e sulla via
Mambretti. E… il potenziamento dei mezzi
pubblici, tanto aspettati dagli abitanti del
quartiere?
Il futuro tratto di strada “Eritrea-Stephenson”
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